L’origine del nome Marzamemi è controversa ma il toponimo sembra derivi dall’arabo marsà al-ḥamāma, cioè “baia delle tortore”, “per l’abbondante passo di questi uccelli, in primavera“. A me perlomeno hanno sempre raccontato così dunque tengo fede a questa interpretazione.
Furono proprio gli arabi intorno al 1000 d.C. a costruire la tonnara, che si svilupperà fino a diventare nell’800 la più importante dell’isola e del Regno delle due Sicilie assieme a quella di Favignana. I Villadorata riuscirono a dare un forte impulso alla crescita del paese, ricostruendo le case dei pescatori (che risalgono al 1600), ampliando la tonnara, facendo edificare la Chiesa di San Francesco de Paola e nel 1752 l’omonimo palazzo, residenza del Principe.
Nel corso degli anni l’antico borgo marinaro ha subìto una profonda trasformazione fino a diventare oggi uno dei luoghi siciliani di maggiore attrazione turistica, con inevitabili ricadute sul turismo di massa e la crescente offerta di ristoranti, bistrot, bar che ne hanno stravolto il fascino originario.
Visitare Marzamemi, per chi è alla ricerca di autenticità, è dunque ormai consigliabile solo nei periodi che vanno da febbraio a maggio e da ottobre a novembre.
Film più noti girati a Marzamemi:
Kaos dei fratelli Taviani (1984)
Sud di Gabriele Salvatores (1993)
Mario e il mago di Klaus Maria Brandauer (1994)
L’uomo delle stelle di Giuseppe Tornatore (1995)
Oltremare non è l’America di Nello Correale (1999)
Malavoglia di Pasquale Scimeca (2010)
E inoltre molte serie TV, tra queste la più acclamata dalla critica, Il commissario Montalbano, prodotta a partire dal 1999 e trasmessa dalla RAI.